english version GABRIELLA POLA NEWS CONSULENZA FINANZIARIA RICERCA Le Opere Contattaci       


 GABRIELLA EMANUELA MARIA POLA MAESTRI Curriculum
Nata a Torino, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, vive e Milano dal 1979. Esercita la professione in campo legale finanziario. Nel 1999 ha pubblicato il libro di antropologia "Dottore dica 33"
 

 

 CONSULENZA FINANZIARIA

STUDIO INTERNAZIONALE

Iscritta all'Albo Unico Nazionale dei Promotori Finanziari. Delibera Consob n° 5844 del 18/12/91

 

English  FERTILITY: MALE OR FEMALE?
 
 


Dottore dica 33 Copertina di Stefania Cavatorta Le opere
Libri       "Dottore dica 33"

Poesie   "Figli"
            "
Un amore cosi'"
            "Il sorriso dell'amore"


Acquerelli  "Casale"
 
Ritratti      "Il David"
 
Riproduzioni d'autore

 



NEWS DI GABRIELLA POLA


Da oggi sono disponibili le news aggiornate periodicamente.

News da 25 a 27 di 168      Primo | Indietro | Avanti | Ultimo

24/02/2019
RIMBOSCAMENTI E COLTIVAZIONI DEI TERRENI AGRICOLI
La mancanza di piante terrestri che producono un terzo dell'ossigeno e l'inquinamento dei mari che compromette l'esistenza del fito-plancton producente i due terzi dell'ossigeno terrestre, uniti all'aumento della popolazione che assorbe ossigeno, con il conseguente aumento di anidride carbonica, hanno modificato la troposfera terrestre. D'altra parte è divenuto carente il ciclo dell'acqua che oltre all'evaporazione dei mari è dovuto all'evaporazione delle piante. Se non vi è terreno l'acqua non può essere assorbita e quindi come conseguenza non può essere evaporata per dar luogo alle nubi, quindi alla pioggia. Per questi motivi la pioggia è sempre più scarsa in molti Paesi che corrono il rischio di essere i primi a rimanere privi di acqua. In tutti gli Stati più civilizzati del centro Europa, degli U.S.A. e dell'Asia è necessario un piano regolatore che preveda i rimboscamenti e l'intensificazione di una coltivazione diffusa, accurata, controllata, da attuare ovunque sia possibile, previo il monitoraggio di tutti i terreni agricoli e potenzialmente destinabili alle coltivazioni (con Direttive di legge). Tale regolamentazione dovrebbe essere connessa alla limitazione delle zone industriali sul territorio, dove risultasse necessario, trasferendole in regioni o località o nazioni diverse, nel rispetto di un programma topografico di distribuzione oculata. Nello stesso modo dovranno essere programmate le opere in cemento, la loro riduzione o limitazione e divieto, laddove già presenti. Per quanto riguarda i Paesi nei quali le opere edilizie ed i complessi industriali siano scarsamente presenti, come l'America del Sud, l'Oceania, l'Africa etc. le stesse opere dovranno essere realizzate sempre in numeri moderati e con suddivisione sul territorio, prevedendo una realizzazione ridotta, in funzione della cura della vegetazione e privilegiando lo sviluppo delle coltivazioni agricole; fino a quando non vi sia un quadro mondiale che preveda le indicazioni territoriali, relative alle zone da salvaguardare, in quanto necessarie a garantire la sopravvivenza.


03/02/2019
LA SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE
L’importanza della salvaguardia dell’ambiente che ha indotto un percorso a livello mondiale, con azioni di rilevante attualità anche locale, quali l’incremento del regno vegetale con iniziative concrete, il ripristino del verde con il piantare alberi, però mantenendo le distanze vitali tra gli stessi, dovrebbe proseguire tramite azioni diffuse e capillari. Proteggere il territorio è alla base della prevenzione e del modello da seguire ovunque, come insegnamento ed esempio attuabile. Ogni essere vivente può essere il modello da esaminare, per studiare l’importanza di creare un equilibrio tra la vita ed il territorio inteso come terreno, l’”humus“ latino ovvero la terra produttiva, vitale in quanto composta da microrganismi vivi, di diversi tipi, presenti in una misura equilibrata. Il principio che può fungere da schema esemplificativo per indicare la modalità di salvaguardare l’integrità di ogni forma di vita sulla terra, consiste essenzialmente nella capacità di mantenere la struttura dell’equilibrio iniziale fra gli organismi componenti la terra, come d’altra parte preservare l’integrità di ogni cellula (forma elementare di tutti i tessuti vegetali, animali ed umani). Tale equilibrio va garantito per permettere la vitalità e la capacità di rigenerarsi della terra e la possibilità di coniugare uno scambio con le cellule vegetali che si presuppongono anch’esse sane, collocate nel terreno per dare origine allo sviluppo della vegetazione. Quindi di conseguenza rendere possibile la vita di esseri viventi più complessi fino ai livelli più elevati, quale l’essere umano che stanno sulla terra e dalla stessa traggono il nutrimento; il tutto evitando incidenti di percorso e conseguenti danni agli organismi (ad es. per eccessi di batteri o virus). La terra o terreno ha una forza vitale innata che però è in funzione anche solo dello sfruttamento della stessa con ripetute culture. Come è noto i principi basilari dell’agricoltura prevedono che la terra sia rivoltata per far emergere il terreno sottostante rigenerato, al fine di poter prevedere nuove colture. L’equilibrio fra i microorganismi del terreno si mantiene anche in funzione della purezza dell’aria, della pioggia e dei possibili fattori esogeni che possono comprometterne il sistema, quali non ultimo la presenza più o meno numerosa di vari tipi di esseri viventi. E’ noto che si debba rispettare il terreno creando spazi vitali tra gli organismi vegetali collocati nello stesso sia per evitare di compromettere l’integrità del terreno sia per favorire il corretto sviluppo delle colture, degli alberi, poiché come si è riscontrato, qualora non siano rispettati tali presupposti, possono ammalarsi, compromettendo di conseguenza la salute di tutta la vegetazione circostante. Il movimento per l’ambiente ha il migliore riferimento esistente al modo da seguire che è l’opera della natura, la quale ha previsto una distribuzione iniziale naturale della vegetazione ed una distribuzione della fauna, secondo i criteri di scelta di grandi spazi. La conoscenza dei ritmi naturali e scientifici degli organismi descritti e statisticamente comprovati, dovrebbe rafforzare il rispetto del territorio. Queste conoscenze, dovrebbero accrescere il valore da attribuire all’esempio della natura, della quale ogni uomo è parte, inducendo ogni essere umano a prevedere l’importanza di vivere in uno spazio vitale che sia in grado di ospitarlo e di poter accogliere ogni forma vivente, entro i limiti noti, preservando le rispettive caratteristiche vitali. In tale modo i cicli naturali potrebbero svolgersi, come inizialmente, naturalmente previsto, seguendo regole consolidate nel tempo, dalle quali non si può prescindere se non si vuole andare incontro a rischi sempre maggiori.


03/02/2019


News da 25 a 27 di 168      Primo | Indietro | Avanti | Ultimo



Per informazioni, consulenza legale e finanziaria, consulenza medica: contatti

GABRIELLA POLA NEWS CONSULENZA FINANZIARIA RICERCA Le Opere Contattaci