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 GABRIELLA EMANUELA MARIA POLA MAESTRI Curriculum
Nata a Torino, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, vive e Milano dal 1979. Esercita la professione in campo legale finanziario. Nel 1999 ha pubblicato il libro di antropologia "Dottore dica 33"
 

 

 CONSULENZA FINANZIARIA

STUDIO INTERNAZIONALE

Iscritta all'Albo Unico Nazionale dei Promotori Finanziari. Delibera Consob n° 5844 del 18/12/91

 

English  FERTILITY: MALE OR FEMALE?
 
 


Dottore dica 33 Copertina di Stefania Cavatorta Le opere
Libri       "Dottore dica 33"

Poesie   "Figli"
            "
Un amore cosi'"
            "Il sorriso dell'amore"


Acquerelli  "Casale"
 
Ritratti      "Il David"
 
Riproduzioni d'autore

 



NEWS DI GABRIELLA POLA


Da oggi sono disponibili le news aggiornate periodicamente.

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23/11/2024
GLI AMBIENTALISTI E PROFESSIONISTI DEL SETTORE COSTRUZIONI
Risolvere i problemi ambientali è importante ed il percorso per tentare di prevedere di salvare e se possibile migliorare lo stato attuale necessita di limiti e nuovi progetti, come a lungo anticipato da professionisti ed ambientalisti che da anni evidenziano la necessità di dover cambiare il modo di costruire; si dovrebbe iniziare con la regolamentazione del settore costruzioni che in primo luogo ha un'importante incidenza sul territorio. Considerando le conseguenze possibili ed i rischi che in una grande città concernono tutto il sistema collegato al settore come la rete idrica etc. a grandi linee il progetto da prevedere, valutando l'aggravarsi degli eventi atmosferici, determinati dalla mancanza di zone naturali nel verde, risulta essere essenziale e da approfondire nel tempo dettagliatamente. Come primo punto dovrebbe stabilire che nelle metropoli e grandi città sia proibito costruire oltre. Inoltre nei casi di palazzi cittadini cadenti che non possano essere restaurati e quindi sia stata prevista la demolizione, gli stabili non dovranno essere sostituiti con altre costruzioni, anzi dovrà essere eliminata la muratura fino a raggiungere il livello della terra, per riportare la zona a prato, con piante e fiori da destinare a parco. E' da escludere assolutamente la terra riportata su strutture in muratura, in quanto in tal modo non può rigenerarsi con i processi naturali che avvengono grazie agli scambi col sottosuolo e tramite i cicli meteorologici. Quindi la terra riportata su altre strutture, in breve tempo diventa non più vitale, viene corrotta da batteri ed altri inquinanti, dunque non potendo rigenerarsi, produce un effetto contrario, trasformandosi in elemento a sua volta negativo, in quanto inquinante dell'ambiente circostante. Come secondo punto la normativa dovrebbe prevedere la costruzione di cittadine, distanziate tra loro da decine di chilometri. Come già scritto, nelle cittadine dovranno essere progettate costruzioni di dimensioni limitate (due o tre piani) collocate in spazi di terreno a prato con alberi, in modo che le dimensioni del prato circostante siano pari al minimo, allo spazio occupato dalle costruzioni. Come terzo punto le zone agricole che potranno prevedere solo casolari quali fattorie, di dimensioni medie e cascine, utili per la gestione di ogni zona agricola, dovranno essere disposte previo un progetto di studio che in funzione del territorio regionale, le collocherà (in base a modelli avvalorati) privilegiando le zone meno abitate, in particolare situate sulle coste marine, o collinari o di montagna. I progetti da studiare dovranno essere molto particolareggiati e specifici in quanto se in alcuni stati nel mondo si è arrivati a non poter accettare nuovi residenti, è d'obbligo considerare senza indugi alternative vantaggiose, prima che i fenomeni atmosferici già preoccupanti ora, avanzino al punto da imporre di adottare misure gravi o drastiche.


25/10/2024
CITTA' NEL VERDE DELLA NATURA
Si dovrebbe trasformare in regola il progetto di costruire ovunque sia possibile: in tutti i Continenti, gli Stati, le Regioni e zone naturali creando delle città di dimensioni e strutture ideali, intervallando piccoli gruppi di costruzioni (di grandezza contenuta) ad ampie zone verdi, nella stessa cittadina, nel rispetto della natura, delle risorse che la stessa offre per il benessere del territorio e quindi dell'uomo ed inoltre per evitare gli effetti collaterali di un eccessivo riscaldamento ed inquinamento dell'ambiente. L'ideale sarebbe il progetto di abitazioni di dimensioni ridotte, replicando l'incidenza abitativa e l'effetto estetico di un paesaggio rurale. Le cittadine dovrebbero essere distanziate tra di loro da spazi di decine di chilometri, pur come sempre vicine a corsi d'acqua o laghi o mare, in zone di pianura o collinari o di montagna. Tra una cittadina e l'altra dovrebbero esservi spazi destinati a zone agricole con al massimo qualche casolare agricolo. Il mare, i laghi ed i corsi d'acqua come sempre dovrebbero essere i riferimenti indispensabili per la scelta delle zone abitative e la collocazione più opportuna delle zone agricole che sarebbe da attuare anche in funzione della geologia e dei cambiamenti climatici avvenuti e/o che si possa prevedere avverranno, per prevenirli. In tale contesto si potrebbero costruire vasche per la raccolta d'acqua piovana o laghetti per l'irrigazione che potrebbero avere la funzione anche di preservare da esondazioni dei fiumi e frane. La scelta di vivere in tali ambienti, privilegiando il benessere e la sicurezza dovrebbe essere una prerogativa di molti, dati gli evidenti aspetti favorevoli e portare innumerevoli vantaggi nell'ottica della globalizzazione. Il progetto potrebbe essere realizzato, con dovuti adeguamenti, in molti tipi di territori e dovrebbe diventare una regola da seguire, finché vi siano spazi naturali da rendere vivibili nel massimo rispetto della natura che accolga l'uomo per creare un ambiente di reciproco scambio di sinergie e vitalità


08/06/2024
INFORMAZIONI E COLLOQUI
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