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 GABRIELLA EMANUELA MARIA POLA MAESTRI Curriculum
Nata a Torino, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, vive e Milano dal 1979. Esercita la professione in campo legale finanziario. Nel 1999 ha pubblicato il libro di antropologia "Dottore dica 33"
 

 

 CONSULENZA FINANZIARIA

STUDIO INTERNAZIONALE

Iscritta all'Albo Unico Nazionale dei Promotori Finanziari. Delibera Consob n° 5844 del 18/12/91

 

English  FERTILITY: MALE OR FEMALE?
 
 


Dottore dica 33 Copertina di Stefania Cavatorta Le opere
Libri       "Dottore dica 33"

Poesie   "Figli"
            "
Un amore cosi'"
            "Il sorriso dell'amore"


Acquerelli  "Casale"
 
Ritratti      "Il David"
 
Riproduzioni d'autore

 



NEWS DI GABRIELLA POLA


Da oggi sono disponibili le news aggiornate periodicamente.

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10/07/2017
GLI STATI IN GUERRA ED IN CRESCITA
Come si è già scritto hanno l'obbligo di avere come obiettivo la crescita sociale, economica ed in funzione delle possibilità devono investire in risorse umane, in modo che alla guida del Paese vi siano persone qualificate ed in grado di contribuire al miglioramento della vita in generale. Ad esempio la Siria che ha investito nell'agricoltura, ha necessità d' implementare gli impianti d'irrigazione, organizzandosi per investire quanto realizza con le esportazioni. La stessa considerazione vale per gli altri paesi, nei quali le esportazioni sono importanti, come quelle relative al petrolio, dove i proventi dovranno essere destinati con grande attenzione e competenza. L'evoluzione non sarà breve, data la situazione generale, ma con il ritorno ad una Monarchia illuminata si potrà concretizzare un sistema di tassazione equo che è alla base dell'organizzazione degli Stati; poiché quanto versato con le tassazioni deve essere rispettato e destinato al miglioramento del territorio innanzitutto, poiché il territorio sano rende possibile la vita alle persone, quindi indirettamente a portare beneficio alle persone. In secondo luogo le risorse vanno utilizzate per migliorare le condizioni della vita umana, là dove la crescita, in generale ed individualmente risulti più difficoltosa. Sembra impossibile si sia arrivati a toccare il fondo del peggio, ma forse è l'unico modo per convincersi dell' improcrastinabilità di dover modificare un sistema che ha creato non solo troppe sperequazioni, ma gravi situazioni sociali, anche di guerra. Soprattutto dovrà essere considerata l'attuazione di verifiche sui guadagni smisurati ed impedito il cattivo utilizzo del potere economico, in generale ed individualmente; riconoscendo in primo luogo il diritto primario essenziale individuale di raggiungere un grado di sopravvivenza soggettivamente adeguata, nel rispetto dei minimi diritti personali fondamentali. Dunque nei Paesi nei quali è possibile mantenere la pace ed impostare un progetto migliorativo, si dovrebbe rimanere; anche confidando in supporti organizzativi, ideativi, da parte di altri Paesi che presto potranno coadiuvare la realizzazione di molte opere. Un impegno costruttivo e meritevole, per il futuro.


04/07/2017
LE NOSTRE PUBBLICAZIONI SULL'IMPERO


12/06/2017
IL CORPO UMANO E LE RISORSE NATURALI - DATI STATISTICI
Esistono delle zone nelle quali la vita si svolge in modo naturale: in alta montagna, vicino al mare, in campagna. Vivendo in zone non inquinate il bambino ha la possibilità di essere più forte e vivere più a lungo. In quelle zone l'uomo può vivere come cinquant'anni fa si viveva, quasi ovunque. Quando l'ambiente era meno inquinato, i bambini venivano lasciati a contatto con l'ambiente e s'immunizzavano da molte malattie per contatto naturale. Ad es. la tubercolosi: bevendo il latte bollito, ma non sterilizzato o giocando sul terreno, i bambini venivano a contatto con quantità minime di bacilli attenuati della tubercolosi o di altre malattie e si vaccinavano naturalmente, contro una grave malattia che non avrebbero più potuto contrarre. La stessa immunità, si acquisiva analogamente per altre serie malattie. E' altresì dimostrato dai dati che i bambini che vivono in ambienti poco inquinati si ammalano meno, anche di malattie infettive tra le più comuni. Quindi sono più forti ed hanno un maggior numero di anticorpi che non vengono compromessi. Molti tra i nostri genitori avevano avuto come malattie solo il morbillo ed anche il morbillo, contratto da un bambino forte, in un ambiente sano, statisticamente ha molte minori possibilità di portare complicazioni. Oggi i bambini che vivono in città devono essere protetti dal contatto con un ambiente eccessivamente inquinato, quindi pericoloso. In tal modo però hanno minori possibilità di venire a contatto con germi attenuati e produrre anticorpi generici o specifici. Deve esservi quindi l'informazione corretta sul fatto che chi sceglie di vivere o abiti in una metropoli molto affollata o viaggi molto, dovrà valutare in quali casi sottoporsi alle più importanti vaccinazioni; sapendo che potrà ugualmente rischiare, poiché la copertura dei vaccini è limitata nella percentuale e nel tempo, inoltre non per tutte le malattie vi sono vaccinazioni e molti bacilli si rinforzano, dando origine a diverse sottospecie. Chi invece potrà scegliere o vorrà scegliere di vivere in luoghi più naturali, dovrebbe avere la corretta conoscenza a riguardo ossia essere informato sulle differenze, relative alle maggiori difese, che favoriscono la produzione di anticorpi, quindi ai minori rischi di ammalarsi. Ovvero essere a conoscenza dei vantaggi di tale scelta. In base ai dati statistici, in tali casi, non necessariamente si dovrà ricorrere a tutte le vaccinazioni, previste in generale. E nel caso di alcune rare malattie già oggi deve vaccinarsi solo chi decida di viaggiare, in paesi a rischio. Si deve però tener conto del fatto che non solo l'uomo si ammala, ma anche il terreno; perché se la terra si rigenera e si rinnova, con la luce, l'ossigeno (che hanno poteri anche disinfettanti), grazie alla pioggia ed alle sostanze intrinseche che la compongono ed anche con il lavoro agricolo, svolto dall'uomo, tuttavia la capacità di rigenerarsi sarà inversamente proporzionale alla carica di germi e di batteri che invaderanno quello stesso terreno. Poiché l'inquinamento è prodotto dall'uomo, se non si prevede con la prevenzione di distribuire la popolazione sul territorio, seguendo criteri proporzionali, si rischia di arrivare al problema che molti territori saranno talmente inquinati, al punto che non riusciranno a rigenerarsi. Su quei terreni l'uomo non potrà più vivere, perché un terreno in tali condizioni ovviamente non sarà più coltivabile, ma neppure abitabile. Per fare un es. scolastico: è sufficiente conoscere i concetti scientifici e numerici basilari, per capire che se un metro quadrato di terreno può sopravvivere ad un inquinamento di un numero x di batteri e rigenerarsi, quando però l'inquinamento diventerà: un numero x di batteri, moltiplicato per 10, poi per 100 e 1000, i fattori inquinanti avranno il sopravvento.


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