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 GABRIELLA EMANUELA MARIA POLA MAESTRI Curriculum
Nata a Torino, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, vive e Milano dal 1979. Esercita la professione in campo legale finanziario. Nel 1999 ha pubblicato il libro di antropologia "Dottore dica 33"
 

 

 CONSULENZA FINANZIARIA

STUDIO INTERNAZIONALE

Iscritta all'Albo Unico Nazionale dei Promotori Finanziari. Delibera Consob n° 5844 del 18/12/91

 

English  FERTILITY: MALE OR FEMALE?
 
 


Dottore dica 33 Copertina di Stefania Cavatorta Le opere
Libri       "Dottore dica 33"

Poesie   "Figli"
            "
Un amore cosi'"
            "Il sorriso dell'amore"


Acquerelli  "Casale"
 
Ritratti      "Il David"
 
Riproduzioni d'autore

 



NEWS DI GABRIELLA POLA


Da oggi sono disponibili le news aggiornate periodicamente.

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12/07/2020
NEONATI E PREVENZIONE
Secondo i dati elaborati negli anni dalla ricerca, i neonati che assumono il latte materno hanno maggiori difese immunitarie, grazie agli anticorpi generici e specifici ricevuti, prima durante la gestazione e quindi durante l'allattamento. Si può dedurre empiricamente da tali dati la nozione che il neonato dovrebbe vivere a contatto ed essere gestito esclusivamente dalla madre, in quanto oltre ai benefici affettivi che avrebbe per la formazione del suo carattere, le difese immunitarie sarebbero analoghe e lo preserverebbero da contagi di diverse malattie. L'allattamento può proseguire anche dopo l'anno d'età, un tempo se pur abbinato allo svezzamento, si protraeva sino ai tre anni.


19/03/2020
RISCHI PER I GIOVANI RAPPRESENTATI DA BATTERI E VIRUS
Se si legge su testi ufficiali la definizione di virus risulta evidente che per evitare l’originarsi ed il diffondersi delle malattie sarebbe importante favorire la collocazione delle persone sul territorio, come principio generale e necessario, prevedendo la distribuzione delle stesse in modo proporzionale, rispetto agli spazi, in tutte le zone, soprattutto in luoghi già evidentemente molto compromessi dalla presenza di cause inquinanti e non ultimo dal diffondersi di numerose malattie. La presenza di molte persone in tali zone non farebbe che aggravare la situazione del territorio, pur esso provato ed in alcuni casi anch’esso malato, quindi favorente il prodursi ed il diffondersi di malattie. Per prevenire e difendersi dalle malattie occorre evidenziare le cause dalle quali hanno origine. -Il virus (voce lat., veleno) è un microrganismo patogeno, parassita obbligato, ultramicroscopico, caratterizzato dalla capacità di riprodursi solo nelle cellule viventi, causa d’infezioni nell’uomo che penetra nell’organismo umano attraverso il sangue (epatite e AIDS) o per inalazione(influenza). Vi sono infezioni virali latenti ed altre persistenti. I virus animali possono essere trasmessi direttamente da malato a sano oppure tramite escrementi, cibi e bevande inquinati da portatori, polveri infette, mediante il morso di animali infetti, le escrezioni di vertebrati inferiori, la puntura di un antropodo vettore. I virus vegetali si trasmettono prevalentemente tramite l’innesto di una porzione di pianta malata in una sana sensibile, ma talvolta possono essere veicolati da insetti–. Le documentate origini dei virus, provenienti sempre da territori inquinati, con la caratteristica di essere affetti dalla presenza di batteri in eccesso, induce la considerazione logica di dover ridurre la presenza delle cause ovvero dei batteri, quindi degli elementi inquinanti, prodotti dai fattori elencati. Peraltro prevedendo d’altra parte d’incrementare gli spazi verdi, rigeneranti i normali equilibri naturali. Molte pubblicazioni riportano la descrizione e documentazione delle cause di molte malattie o forme virali e del successivo contagio tra le persone, ( ed. Rizzoli- Larousse-), anche libri (-Dottore dica 33: a che punto è la scienza- Pola pag. 11). Fatto importante, riportano il dato - che risulta diversi virus possano rimanere latenti nell’organismo umano, anche dopo la guarigione - questo dato induce, per deduzione, la considerazione che pur essendo la guarigione il fatto principale, auspicabile, il rischio della latenza del virus nel corpo umano (che pertanto potrà ripresentarsi in un altro momento) rimane un pericolo incombente, da evitare a priori, cercando di non venire a contatto con elementi infetti. Questo nel breve termine per evitare il contagio, tuttavia al contempo si dovrebbe provvedere ad eliminare le cause che inducono l’origine dei virus, con i conseguenti casi di contaminazioni e contagi, quali quelle rilevate nei territori contaminati, troppo popolati e inquinati. Si deve considerare che l’evenienza di ammalarsi e guarire, potrebbe essere considerata accettabile, per le persone di una certa età, sempre tenendo presente che il rischio della vita aumenta gravemente per tutti, con l’aumentare della gravità e del numero delle forme virali contratte; per i giovani invece che sono all’inizio della vita e oltretutto hanno la funzione di procreare, non è accettabile la previsione del rischio di non poter evitare di contrarre numerose malattie virali. I giovani se si ammalano e pur guariscono, rischiano di compromettere precocemente la loro salute, in funzione del numero dei virus contratti e della loro gravità. Le nuove generazioni vanno preservate, innanzitutto le giovani donne che dovrebbero avere la prerogativa di vivere in salute ed affrontare la gravidanza ed il parto esenti da patologie, per evitare rischi gravi di subire complicazioni loro stesse ed i loro neonati; vanno salvaguardate con ogni garanzia possibile. Oggi sembrerebbe utopistico eppure quanto si potrebbe prevedere per i giovani, l’unica “Arca di Noè” immaginabile nel momento attuale, per vivere in modo sano, sarebbe abitare in spazi aperti nel verde, distanziati tra di loro, con un territorio circostante esteso. Lo schema ideale sarebbe, come è sempre stato il modello di vita delle piccole o grandi case agricole o fattorie che vi erano un tempo che pur esistono, in alcune zone verdi privilegiate ed andrebbero preservate e riprodotte ovunque sia possibile.


03/02/2020
LA SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE
LA SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE L’importanza della salvaguardia dell’ambiente che ha indotto un percorso a livello mondiale, con azioni di rilevante attualità anche locale, quali l’incremento del regno vegetale con iniziative concrete, il ripristino del verde con il piantare alberi, dovrebbe proseguire tramite azioni diffuse e capillari. Proteggere il territorio è alla base della prevenzione e del modello da seguire ovunque, come insegnamento ed esempio attuabile. Ogni essere vivente può essere il modello da esaminare, per studiare l’importanza di creare un equilibrio tra la vita ed il territorio inteso come terreno, l’”humus“ latino ovvero la terra produttiva, vitale in quanto composta da microrganismi vivi, di diversi tipi, presenti in una misura equilibrata. Il principio che può fungere da schema esemplificativo per indicare la modalità di salvaguardare l’integrità di ogni forma di vita sulla terra, consiste essenzialmente nella capacità di mantenere la struttura dell’equilibrio iniziale fra gli organismi componenti la terra, come d’altra parte preservare l’integrità di ogni cellula (forma elementare di tutti i tessuti vegetali, animali ed umani). Tale equilibrio va garantito per permettere la vitalità e la capacità di rigenerarsi della terra e la possibilità di coniugare uno scambio con le cellule vegetali che si presuppongono anch’esse sane, collocate nel terreno per dare origine allo sviluppo della vegetazione. Quindi di conseguenza rendere possibile la vita di esseri viventi più complessi fino ai livelli più elevati, quale l’essere umano che stanno sulla terra e dalla stessa traggono il nutrimento; il tutto evitando incidenti di percorso e conseguenti danni agli organismi (ad es. per eccessi di batteri o virus). La terra o terreno ha una forza vitale innata che però è in funzione anche solo dello sfruttamento della stessa con ripetute culture. Come è noto i principi basilari dell’agricoltura prevedono che la terra sia rivoltata per far emergere il terreno sottostante rigenerato, al fine di poter prevedere nuove colture. L’equilibrio fra i microorganismi del terreno, si mantiene anche in funzione della purezza dell’aria, della pioggia e dei possibili fattori esogeni che possono comprometterne il sistema, quali non ultimo la presenza più o meno numerosa di vari tipi di esseri viventi. E’ noto che si debba rispettare il terreno creando spazi vitali tra gli organismi vegetali collocati nello stesso sia per evitare di compromettere l’integrità del terreno sia per favorire il corretto sviluppo delle colture, degli alberi, poiché come si è riscontrato, qualora non siano rispettati tali presupposti, possono ammalarsi, compromettendo di conseguenza la salute di tutta la vegetazione circostante. Il movimento per l’ambiente ha il migliore riferimento esistente al mondo da seguire che è l’opera della natura, la quale ha previsto una distribuzione iniziale naturale della vegetazione ed una distribuzione della fauna, secondo i criteri di scelta di grandi spazi. La conoscenza dei ritmi naturali e scientifici degli organismi descritti e statisticamente comprovati, dovrebbe rafforzare il rispetto del territorio. Queste conoscenze, dovrebbero accrescere il valore da attribuire all’esempio della natura, della quale ogni uomo è parte, inducendo ogni essere umano a prevedere l’importanza di vivere in uno spazio vitale che sia in grado di ospitarlo e di poter accogliere ogni forma vivente, entro i limiti noti, preservando le rispettive caratteristiche vitali. In tale modo i cicli naturali potrebbero svolgersi, come inizialmente, naturalmente previsto, seguendo regole consolidate nel tempo, dalle quali non si può prescindere se non si vuole andare incontro a rischi sempre maggiori.


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