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 GABRIELLA EMANUELA MARIA POLA MAESTRI Curriculum
Nata a Torino, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, vive e Milano dal 1979. Esercita la professione in campo legale finanziario. Nel 1999 ha pubblicato il libro di antropologia "Dottore dica 33"
 

 

 CONSULENZA FINANZIARIA

STUDIO INTERNAZIONALE

Iscritta all'Albo Unico Nazionale dei Promotori Finanziari. Delibera Consob n° 5844 del 18/12/91

 

English  FERTILITY: MALE OR FEMALE?
 
 


Dottore dica 33 Copertina di Stefania Cavatorta Le opere
Libri       "Dottore dica 33"

Poesie   "Figli"
            "
Un amore cosi'"
            "Il sorriso dell'amore"


Acquerelli  "Casale"
 
Ritratti      "Il David"
 
Riproduzioni d'autore

 



NEWS DI GABRIELLA POLA


Da oggi sono disponibili le news aggiornate periodicamente.

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31/03/2017
L'ALLERGIA E LE MALATTIE INFETTIVE
LEZIONE N. 18 “L' ALLERGIA E LE MALATTIE INFETTIVE”
Si ricorda quanto già scritto a riguardo delle forme allergiche che si manifestano con difficoltà respiratorie o eruzioni cutanee ossia l'importanza che venga innanzitutto adottata una dieta (già indicata nelle Lezioni precedenti). Se si trattasse di forme particolarmente gravi di allergie, come quelle che si manifestano con attacchi d'asma o difficoltà respiratorie, è da evidenziare, come si siano avuti benefici scegliendo una dieta rigorosa, per un mese che prevede: pasta o riso in bianco, carne di tacchino ed insalata, frutta non di stagione, quindi essenzialmente mele e limoni; evitando i fritti, cibi artefatti, etc. Dopo un periodo di due settimane le sintomatologie allergiche sono quasi sempre scomparse e dopo un mese si è riscontrata una guarigione delle forme allergiche che spesso non si sono più manifestate nel tempo, qualora vi sia stata l'attenzione di proseguire con un'alimentazione prevalentemente in linea con le diete descritte. L'importante è assumere cibi semplici, senza additivi che possono essere la principale causa delle intolleranze alimentari, ad es. le uova prodotte da pollame che vive all'aperto, ma anche alimentato con sostanze naturali, come il latte o la carne di animali allevati allo stesso modo. A volte anche le bronchiti dei bambini o le infiammazioni delle adenoidi e delle tonsille sono causate o aumentate da allergie dovute all'assunzione di cibi con additivi o conservanti. I vaccini vengono controllati e non dovrebbero causare pericoli, però spesso alle vaccinazioni seguono reazioni di diverso tipo ed anche se non risultano dati a riguardo, molti tumori di origine virale, come si è più volte letto, potrebbero essere stati trasmessi con trasfusioni, difficilmente perfettamente controllabili, come risulta sia avvenuto anche per alcuni tipi di vaccini. Vi sono, come noto, intolleranze ad alcuni tipi di farmaci: quando vi era solo il vaccino Sabin per la poliomielite, la stessa vaccinazione era prescritta separatamente da altre vaccinazioni e non andava effettuata in bambini con estrema sensibilità alla penicillina. In realtà come già scritto a proposito delle altre malattie infettive, non sempre vi sono cure efficaci, il miglior modo per evitare le complicazioni è rispettare il decorso della malattia, senza avere fretta, stando a riposo al caldo e si è constatato che a volte i medicamenti che sembrano efficaci, in realtà sono palliativi, in quanto provocano l’attenuazione della malattia che però non è conclusa, dovendo seguire il decorso dei giorni più o meno previsti, quindi vi è l’illusione di una guarigione apparente che porta a riprendere la vita normale, mentre proprio per questo vi può essere una ricaduta e la malattia si può ripresentare con recidive a volte anche in modo più grave o con complicazioni. Non si deve dimenticare che la complicazione più pericolosa è la meningoencefalite che si può manifestare nel corso delle malattie infettive descritte nella Lezione N.17 (del 30/09/2014), delle altre di seguito indicate, nonché di qualsiasi forma febbrile. Per fare un esempio riguardo ai farmaci inutili o talora dannosi: negli anni '70 era stato prodotto un farmaco che interrompeva il raffreddore immediatamente, tuttavia poi il raffreddore, si ripresentava, più forte e con un decorso molto più lungo, rispetto ai tre-quattro giorni che occorrono alla guarigione di un raffreddore. Il farmaco ovviamente non è stato più utilizzato.
LA PAROTITE in genere è una malattia benigna, ma in alcuni casi può manifestarsi una complicazione gravissima, verso l'ottavo-decimo giorno dall'inizio della febbre che è l'infiammazione degli organi genitali sia nei maschi sia nelle femmine che può comportare in alcuni casi, fortunatamente rari, l’infiammazione degli organi riproduttivi, con la conseguenza possibile della sterilità; pertanto nell'evenienza va consultato il medico. Tuttavia è meglio cercare di evitare con la prevenzione queste complicazioni ossia non prendere freddo ed avendo i riguardi indicati, soprattutto non frequentando luoghi affollati, durante il decorso della malattia che è di dieci-dodici giorni dall'inizio della febbre alta. Dunque anche se la febbre in genere scompare dopo quarantotto ore, come scritto sui testi di medicina, la malattia si protrae fino alla scomparsa delle tumefazioni ad entrambi gli orecchi che si possono manifestare in due tempi ossia prima ad un orecchio e poi all’altro; in questo caso rendendo più lungo il decorso ossia prolungandolo di altri otto giorni.
LA PERTOSSE può causare gravi disturbi respiratori e può essere necessario portare il bambino in un luogo dove possa respirare aria pura. Durante l'attacco di tosse può favorire la respirazione l'inalazione di vapori caldi;la complicazione più temibile è la broncopolmonite che andrebbe evitata con gli accorgimenti ed i riguardi dovuti; ma nel caso il bambino sia molto abbattuto ed abbia difficoltà respiratorie si deve consultare il medico. Malattie molto rare oggi, date le vaccinazioni che garantiscono una protezione quasi assoluta, sono la difterite e la poliomielite. La difterite viene diagnosticata con la ricerca dei germi batterici in gola e quando la ricerca è negativa per due volte, il bambino risulta guarito; le complicazioni potrebbero manifestarsi a diversi organi (cuore, reni, ghiandole linfatiche, cervello, occhi ecc., come riportato nei manuali di pediatria), pertanto nel dubbio ossia quando la tumefazione della gola sia molto evidente e la respirazione difficoltosa, va consultato il medico. Spesso sia la difterite che la poliomielite non si manifestano nelle forme cosiddette maligne ed anche la complicazione temuta della paralisi che possa colpire qualche organo non si presenta o può essere leggera e passeggera ossia guarire. Nei testi di pediatria citati, sono riferiti casi di poliomielite leggera, guariti senza complicazioni, senza neppure essere stata curata. In ogni caso se il bambino ha febbre alta, sonnolenza, vomito, etc., il pediatra visitandolo potrà verificare che non vi siano rigidità del collo e della schiena o altri sintomi che sarebbero gravi e richiederebbero cure adeguate.


30/03/2017
I RIMEDI NATURALI NEL CORSO DI MALATTIE INFETTIVE I° PARTE
25/03/2015 I RIMEDI NATURALI NEL CORSO DI MALATTIE INFETTIVE “ROSA O AZZURRO: SE SI POTESSE SCEGLIERE” Ed. FELTRINELLI LEZIONE N. 17 RIMEDI NATURALI E MALATTIE INFETTIVE DEL BAMBINO: -prima parte-
Il MORBILLO: Si trasmette direttamente con il respiro da una persona all'altra. L' incubazione dura da dieci a quattordici giorni, più spesso quattordici o poco più. La febbre è quasi sempre elevata, e non diminuisce molto nemmeno con i comuni medicamenti il bambino soffre di raffreddore e gli dà fastidio la luce (fotofobia). Dopo pochi giorni compaiono le macchie rosse che sono irregolari, a volte si uniscono fra di loro. In questa fase dei primi giorni la malattia è molto contagiosa, ma lo è anche nei successivi venti giorni. La complicazione più frequente è la bronchite, a volte l'otite che possono manifestarsi anche dopo qualche giorno dallo sfebbramento. La complicazione più temibile è l'encefalite, ma fortunatamente è eccezionale. Però il morbillo rappresenta un rischio elevato di possibili complicazioni, come la varicella e la scarlattina. Secondo pediatri il bambino non deve essere forzato a nutrirsi, se non seguendo una dieta leggera in bianco, l'importante è che beva soprattutto bevande come acqua e limone ( per l'apporto di vitamina C), spremute etc.. Se il bambino vuole nutrirsi è importante assecondare le sue richieste rimanendo nell'ambito di cibi leggeri. Gli alimenti vengono assorbiti dalle cellule corporee, diventano parte di noi e devono essere considerati attentamente in ogni caso, ma soprattutto nel periodo di febbre alta, subito dopo o non appena il bambino si senta di assumerli. L'apporto vitaminico, oltre che di sali minerali ed altre sostanze, si può avere con alimenti anche semplici ed è molto importante. Un esempio è il brodo vegetale con una carota ( che da un apporto di vitamina A, benefica per il fegato che nella fase acuta della malattia ha un superlavoro oltre che di altri minerali). Si sono fatti esempi, descrivendo le proprietà: ad es. uno zucchino (ha poteri anche diuretici) una cipolla (contiene anche antibiotici naturali); nel brodo si può aggiungere pure un pezzo di carne di coniglio che è più leggera di altre carni. Se il bambino lo desidera il riso in bianco, essendo ricco di magnesio e vitamine del complesso B è benefico per il sistema nervoso, coinvolto in queste malattie; anche l'amido stesso, contenuto nel riso può avere effetti benefici per gli organi interni e la pelle in generale, colpiti dall'eruzione. Per quanto riguarda la febbre alta valgono i principi medici generali secondo i quali, poiché la temperatura corporea sale per combattere la malattia, non si dovrebbe farla scendere di molto; inoltre le prescrizioni dei medici vanno seguite, ma si deve riferire al medico se un farmaco non è mai stato assunto o ha manifestato effetti collaterali, tenendo conto del fatto che alcuni bambini hanno dimostrato reazioni diverse, soggettive, all' assunzione di uguali dosi delle stesse medicine. Per tali motivi, come già scritto è sempre bene iniziare utilizzando i dosaggi, ridotti alla metà delle dosi indicate sulle prescrizioni farmacologiche, per verificare la reazione soggettiva ed anche in quanto una dose minima può alleviare leggermente i sintomi dolorosi, ma non abbassando di molto la temperatura, permetterà che la reazione termica corporea svolga la sua azione naturale, di difesa dell'organismo, contrastando la malattia. Non risulterebbero ancora dati significativi a riguardo, tuttavia vi sono stati diversi casi in cui si sarebbe riscontrato che abbassando troppo la temperatura con farmaci, invece di anticipare la guarigione si sarebbe provocato l'effetto opposto e negativo del peggioramento della malattia, a volte non solo con l' aumento della virulenza, ma anche prolungando i tempi di guarigione.
LA SCARLATTINA è dovuta ad un germe responsabile che è lo streptococco e si trasmette da un individuo all'altro; l'incubazione dura da due a sette giorni. L'inizio della malattia in genere è brusco con febbre alta, anche sopra i quaranta gradi, mal di gola, vomito, dolori addominali, lingua ricoperta da una patina biancastra. Entro 24-36 ore compare l'eruzione che parte dal torace, si estende al corpo, non al viso che può essere arrossato per la febbre, tranne che nella zona che comprende il naso e la bocca, dove rimane una zona pallida ( chiamata maschera scarlattinosa). Le macchie sono molto rosse e vicinissime dando l'impressione che tutto il corpo sia arrossato. L'arrossamento è particolarmente accentuato nelle pieghe ascellari ed inguinali, dove a volte possono comparire macchie rosso scuro (le cosiddette petecchie). A volte si gonfiano i linfonodi sul collo, la lingua diventa rossa scarlatta, con dei puntini : è “la lingua lampone”, tipica di questa malattia. Dopo qualche giorno, al massimo 5 o 6 l'eruzione scompare e dopo 15-20 giorni la pelle delle palme delle mani e delle piante dei piedi si squama. La malattia è contagiosa ancor prima della comparsa dei sintomi e lo rimane per il periodo di desquamazione della pelle. La complicazione temibile è la nefrite che compare verso il ventesimo giorno della malattia, pertanto in genere il pediatra prescrive un controllo delle urine settimanale. La cura come per le altre malattie consiste nel riposo al caldo, seguendo le indicazioni relative alla dieta sopra indicate. Il medico dovrà decidere se prescrivere o meno gli antibiotici.
LA VARICELLA è molto contagiosa, in un ambiente chiuso si trasmette anche a distanza di molti metri, l'incubazione dura tra i dieci ed i ventun giorni. Il primo sintomo sono le macchie rosse che possono avere diverse dimensioni (da una capocchia di spillo ad una lenticchia) ed in parte si trasformano in vescichette. E' importante non toccare le vescichette che si rompono ricoprendosi di una crosticina o si essicano, per non infettarle ed anche perché non rimanga il segno. Oltre alla possibilità d' infezione delle vescichette le complicazioni possibili, ma rare, sono quelle a carico del sistema nervoso (meningite, encefalite ecc.). La malattia è contagiosa dalla comparsa delle macchie fino alla caduta delle croste. Il decorso delle malattie infettive è in genere benigno, nel bambino normalmente sano se lo stesso bambino è tenuto al caldo, a riposo, con un'idratazione ed un' alimentazione corretta, in bianco, come indicata dai pediatri citati nella bibliografia e si risolve senza complicazioni o ricadute; anche se non si deve sottovalutare il rischio di complicazioni, rispettando le attenzioni indicate ed accettando i tempi di guarigione piuttosto lunghi. Per le proprietà degli alimenti che contengono antibiotici o antibatterici naturali, nonchè sali minerali, gruppi vitaminici, in particolare magnesio e potassio, si rimanda alle pubblicazioni precedenti o ai siti accreditati.


15/03/2017


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