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 GABRIELLA EMANUELA MARIA POLA MAESTRI Curriculum
Nata a Torino, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, vive e Milano dal 1979. Esercita la professione in campo legale finanziario. Nel 1999 ha pubblicato il libro di antropologia "Dottore dica 33"
 

 

 CONSULENZA FINANZIARIA

STUDIO INTERNAZIONALE

Iscritta all'Albo Unico Nazionale dei Promotori Finanziari. Delibera Consob n° 5844 del 18/12/91

 

English  FERTILITY: MALE OR FEMALE?
 
 


Dottore dica 33 Copertina di Stefania Cavatorta Le opere
Libri       "Dottore dica 33"

Poesie   "Figli"
            "
Un amore cosi'"
            "Il sorriso dell'amore"


Acquerelli  "Casale"
 
Ritratti      "Il David"
 
Riproduzioni d'autore

 



NEWS DI GABRIELLA POLA


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21/02/2016
Antropologia Criminale e farmaci pericolosi
I dati pubblicati sui reati riferiscono solo parzialmente il contesto sociale e familiare anche pregresso sia del colpevole che della vittima; contesti che andrebbero vagliati con maggiore accuratezza, per evidenziare con precisione le responsabilitá, le possibili provocazioni o le induzioni a delinquere che possono essere generate anche da pressioni esterne; il tutto andando a ritroso negli anni. Il criminale caratteriale esiste, ma all'estremo opposto c'è il criminale che è più vittima della vittima e tra i due casi estremi vi sono molti eventi criminosi differentemente definibili, ma raramente sono accertate le corrette responsabilità. Inoltre in particolare risulterebbe, secondo i dati pubblicati che in molti casi chi ha compiuto un omicidio o un suicidio stava assumendo farmaci prescritti da uno psichiatra. I dati su questi farmaci, quali i neurolettici, dimostrano che gli stessi provocano effetti meccanici di blocco sugli organi del corpo umano. Questo effetto di blocco, voluto evidentemente da chi ha ideato e somministrato il farmaco, deve essere oggetto di esame per diversi motivi. In generale perché blocca indiscriminatamente la funzionalità di tutti gli organi del corpo umano con gravi conseguenze. La prova evidente è data ad es. dal fatto che la funzione deambulatoria in tali soggetti é fortemente alterata, dopo pochi giorni di assunzione. In ogni caso il blocco degli organi, in particolare del cervello è un fatto gravissimo in quanto, non solo non è curativo, ma al contrario, come é immaginabile e risulterebbe dai dati, produrrebbe l'effetto d'inibire il discernimento e quindi diminuire le capacità raziocinanti del soggetto, con le conseguenze che risulterebbero riferite ossia che aumenti il rischio per queste persone di poter ancor più facilmente incorrere nella commissione di azioni inconsulte.Si chiede da tempo un test su volontari o su animali (per un paio di mesi non dovrebbe essere pericoloso) per dimostrare i rischi gravissimi di tali terapie, consistenti nel provocare danni a livello organico e comportamentale che si dovrebbero poter riscontrare, per porre immediatamente in atto il drastico rimedio dovuto della eliminazione immediata degli stessi farmaci, a causa della evidente e dimostrata pericolosità.


19/02/2016


15/02/2016


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