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NEWS DI GABRIELLA POLA
Da oggi sono disponibili le news aggiornate periodicamente.
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01/03/2017
GLI IMPERATORI ED I PRINCIPI DEGLI IMPERI IN EUROPA |
Come si è scritto gli Imperatori ed i Regnanti che hanno subito attentati o rivoluzioni che hanno imposto con la violenza regimi assoluti, rimangono Monarchi Incoronati, dunque se Imperatori hanno poteri sugli Stati del Regno e quali Rappresentanti della Chiesa. Se i regimi anche repubblicani
sono derivati da moti rivoluzionari, a volte anche da brogli, l' Imperatore ha il potere di far valere lo "status quo ante", dunque regnare, alle condizioni e nella posizione del tempo precedente. Gli Eserciti militari degli Stati interessati, come gli Stati Russi, rimangono eserciti
dell'Impero. La disapprovazione è generalizzata poiché i governi degli ultimi 70 anni hanno portato la grave situazione sociale ed economica attuale, le manifestazioni di protesta, il terrorismo e le guerre. Se non si pone un freno la rivoluzione è verosimilmente prossima ed una rivoluzione oggi non potrebbe essere circoscritta, ma diventerebbe immediatamente una guerra. L'unico modo per risolvere pacificamente la crisi non solo Europea, ma Mondiale in corso, sarebbe la dimissione volontaria dei governi che si sono attributi il nome di repubblicani, essendo un dato di fatto l'esistenza degli Imperi e degli Imperatori viventi, ai quali è stato trasmesso il Regno, come eredi prescelti. Il Papa predica e prega per la Pace nel mondo, gli Imperatori possono condurre un buon governo. Le forze militari ossia l'esercito dovrebbe seguire l'Imperatore, impedendo che i governi detti democratici continuino a riunirsi, con azioni ogni giorno deprecate da tutti, intanto come monito. In realtà si potrebbe ottenerlo anche di fatto, con un'azione pacifica, ma ferma che imponesse di seguire le scelte dell'Imperatore, degli altri Regnanti e dei Ministri, scelti per ogni Stato dall'alto, tra coloro che abbiano dimostrato almeno per qualche decennio di poter e voler svolgere un buon lavoro. |
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21/01/2017
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08/01/2017
I CONTINENTI E L'AMBIENTE |
Dovrebbero essere oggetto di un progetto che prevede la distribuzione sui territorio delle aree destinate a zone industriali, delle area destinate a zone agricole, in funzione delle zone abitate dall'uomo, seguendo criteri che diano la priorità alla preservazione della salute dell'uomo e della salute del territorio che sono strettamente connesse. Dunque dovrebbe essere previsto anzi favorito il fatto che, a prescindere dall'immigrazione proveniente da altri continenti, la popolazione di ogni continente potesse preferire una dislocazione diffusa sul territorio, evitando di dar origine a metropoli, come già scritto. Evitandosi la corsa alle città più grandi che peraltro è già calata per la crisi e favorendo le città di dimensioni più contenute. Il tutto per scongiurare il pericolo di epidemie, ma anche per evitare che l'inquinamento, prodotto dalle industrie e dall'uomo, raggiunga livelli di concentrazioni pericolosi (già presenti in molti luoghi), con la minaccia di danni gravi per la salute delle persone. Al contempo andrebbe monitorata la produzione industriale, ponendo dei limiti. La base e preminente risorsa di ogni Paese è il territorio, inteso come terreno idoneo ad essere destinato ad area abitativa ossia sano anche al punto da poter essere destinato a coltivazione agricola. Laddove occorra dovranno essere dati dei termini temporali per lavorare i terreni secondo i criteri tradizionali agricoli e di concimazione naturale, per migliorarli risanandoli. Dopodiché dovranno essere eseguiti i controlli già previsti dalla normativa esistente, in modo che si analizzino le varie zone verificando i gradi di sanità dei terreni delle stesse. Da tali dati potranno essere dedotte le misure precauzionali da applicarsi per preservare la sanità dei terreni che hanno mantenuto tale caratteristica. |
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